Fra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento i più forti giocatori del mondo furono senz’altro gli italiani e gli spagnoli. La più celebre sfida di quell’epoca è quella che si svolse a Madrid nel 1575 fra il calabrese Leonardo Cutrio (1542 - 1597), detto “il Puttino” per la sua bassa statura, ed il vescovo spagnolo Ruy López de Segura (1530 - 1580). Fra gli scacchisti italiani ebbe pure fama, anche per i suoi scritti sul gioco, Giulio Cesare Polerio (1548 - 1612), che fu amico di Cutrio e che era soprannominato “l’Abruzzese” perché nato a Lanciano, in provincia di Chieti.
Secondo i resoconti del contemporaneo scacchista Alessandro Salvio (1570 - 1640), Polerio accompagnò Cutrio nel suo viaggio a Madrid soltanto fino a Genova, dove i due si separarono. Dopo aver sostato in Liguria, ritornò a Roma nel 1584, divenendo scrivano e scacchista di corte al servizio di Jacopo Boncompagni, Duca di Sora e Marchese di Vignola. È in questo secondo periodo della sua vita che ebbe modo di confrontarsi con alcuni altri rinomati giocatori italiani, fra cui l’emiliano Giovanni Saduleto, il siciliano Paolo Boi (1528 - 1598), detto “il Siracusano”, ed il napoletano Giovan Domenico D’Arminio. Fra gli ulteriori meriti di Polerio vanno citate le prime analisi teoriche di partite nella sua opera Trattato de’ Scacchi e la modernizzazione del gioco con l’introduzione della regola dell’arrocco, anche se non ancora effettuato nelle modalità odierne.
Ecco, infatti, una delle più affascinanti innovazioni d'apertura attribuibili allo scacchista abbruzzese, una variante tattica che ha fatto discutere i teorici per secoli.
GLI ALBORI DEGLI SCACCHI MODERNI
Polerio - D'Arminio (Roma, ~1610)
[C57] Difesa dei 2 Cavalli
1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ac4 Cf6 4. Cg5 (l’Attacco Prussiano) d5 5. exd5 Cxd5 6. Cxf7!? ...
Questa geniale sacrificio posizionale si deve quasi certamente proprio a Polerio ed è oggi noto come variante del Fegatello. Il Bianco sacrifica un Cavallo pur di portare allo scoperto il monarca avversario.
6. ... Rxf7 7. Df3+ Re6 (altrimenti cade il Cd5) 8. Cc3 Ce7?
La prima mossa passiva di D’Arminio, intuitivamente inferiore a 8. ... Cb4 che perlomeno minaccia l’attacco doppio Cb4xc2+.
9. d4! (aprendo il gioco quando il Re nero è ancora in mezzo alla scacchiera, esposto a mille pericoli)
c6 10. Ag5?! ...
Polerio ha fretta di mettere in campo altri pezzi per l’attacco, ma 10. dxe5 è più forte perché la posizione del Re nero si fa ancora più pericolosa, privandolo dello scudo frontale del Pedone.
10. ... h6 11. Axe7 Axe7 12. O-O-O?! ...
L’arrocco lungo ha il pregio di portare rapidamente la Torre di Donna sulla colonna d, premendo ulteriormente sul Cavallo inchiodato del Nero, ma anche qui la semplice presa 12. dxe5 sarebbe stata migliore. A causa di queste due imprecisioni di Polerio, la posizione è tornata equilibrata.
12. ... Tf8 13. De4 ...
13. ... Txf2?
Una cattura troppo audace. D’Arminio avrebbe dovuto prima provvedere a dare spazio nelle retrovie per la ritirata al suo Re spostando l’Alfiere con una delle due seguenti varianti:
A ) 13. ... Ab4 14. Cxd5 (Dxe5+ Rf7 15. Cxd5 cxd5 16. Axd5+ Rg6 =) cxd5 15. dxe5!? Dg5+ 16. Rb1 dxc4 17. Dxc4+ Re7 18. Dxb4+ Rf7 19. Dc4+ Rg6 20. e6 Rh7
B ) 13. ... Ag5+ 14. Rb1 Tf4! 15. Dxe7 Rf7 16. Cxd5 cxd5 17. Axd5+ Rf8.
14. dxe5 Ag5+ (questo scacco è ora tardivo) 15. Rb1 ...
La situazione del Nero è pesantissima ed ora lo scacchista napoletano non sa più che pesci pigliare:
15. ... Td2??
Cercando invano di contrastare il dominio assoluto di Polerio sulla colonna centrale d. Neanche dopo la corretta 15. ... Re7 il Nero però si salva: 16. Axd5! cxd5 17. De1!! Tf7 18. h4! e l’assalto del Bianco diventa incontenibile. Perfino il disperato sacrificio 17. ... Td2 18. Txd2 Axd2 19. Dxd2 rallenta ma non ferma l’iniziativa avversaria.
16. h4? (giusta è 16. Txd2, ma Polerio ha un vantaggio considerevole e le successive imprecisioni ormai non contano più per il risultato finale della partita) Txd1+ 17. Txd1 Axh4 18. Cxd5 cxd5 19. Txd5 Dg5 20. Td6+ Re7 21. Tg6 Dd2 22. Txg7+ Rf8 23. Tg8+ Re7 24. Dh7# 1-0
La partita, nel formato di testo PDF (Portable Document Format), con le analisi dettagliate di un forte motore scacchistico.
Il file PGN (Portable Game Notation) della partita, utilizzabile con la maggior parte dei software scacchistici.
Il testo commentato della partita, nel formato PDF (Portable Document Format) con un'impaginazione ottimizzata per la stampa.