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Teoria

Regole: l'arrocco

L'ARROCCO

L’arrocco è l’unica mossa degli scacchi in cui un giocatore può muovere due suoi propri pezzi in un colpo solo. Tale mossa coinvolge solo il Re e una delle due Torri poste sulla medesima traversa, inoltre può essere effettuata soltanto una volta in tutta la partita. Ecco le cinque condizioni necessarie per poter effettuare l’arrocco:

1 ) Il Re non deve mai essere stato mosso prima durante la partita.

2 ) La Torre coinvolta nell’arrocco non deve mai essere stata spostata prima durante la partita.

3 ) Il Re al momento di effettuare l’arrocco non deve essere sotto scacco (cioè situato in una casa sottoposta al tiro avversario). 

4 ) Il Re durante il movimento dell’arrocco non deve attraversare case sotto scacco: ciò significa che pure la casa d'arrivo del Re non deve essere sotto scacco.

5 ) Fra il Re e la Torre non ci devono essere in mezzo altri pezzi, né amici né avversari.

Il movimento dell’arrocco viene effettuato con la seguente importante regola:

    "Il Re si sposta di due case verso la Torre e quest’ultima gli si mette a fianco dall’altra parte".

Ad esempio, supponiamo che nel diagramma sottostante sia il Bianco che il Nero non abbiano mai mosso i Re e le Torri:

L'arrocco

Allora il Bianco può effettuare sull'ala di Donna l'arrocco lungo, così denominato perché fra Re e Torre ci sono tre case libere. Allo stesso modo il Nero può effettuare sull'ala di Re l'arrocco corto, cosiddetto perché fra il monarca e la Torre ci sono soltanto due case libere. Dopo gli arrocchi la situazione sulla scacchiera diventa la seguente:

L'arrocco lungo e corto

Si osserva chiaramente che ambedue gli arrocchi sono leciti anche perché nessuno dei due Re attraversa durante la manovra qualche casa posta sotto lo scacco di pezzi avversari.

È, infine, interessante notare che negli studi e problemi di scacchi, se non diversamente specificato, si dà per scontato che i due colori (Bianco e Nero) possiedano ancora il diritto di arroccare nella posizione rappresentata, come accade, per esempio, nello studio di Seleznëv.