Nel 1852 a Berlino, in data imprecisata, il campione tedesco Adolf Anderssen (1818 - 1879) ed il suo connazionale Jean Dufresne (1829 - 1893) disputarono una spettacolare partita amichevole che fu riportata negli annali con il nome suggestivo di «Sempreverde», Immergrün in tedesco. Questo lusinghiero appellativo si deve all'autorevole austriaco Wilhelm Steinitz (1836 - 1900), che nel 1886 sarebbe divenuto il primo Campione del Mondo ufficiale.
LA SEMPREVERDE
Anderssen - Dufresne (Berlino, 1852)
[C52] Gambetto Evans
1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Ac4 Ac5 4. b4 ...
Questo gambetto (cioè sacrificio in apertura, di solito di un Pedone, ma talvolta anche di un Cavallo, cfr. Gambetto Damiano) fu inventato, intorno al 1825, dal Capitano gallese William Davies Evans (1790 - 1872). Serve a deviare l'Alfiere nero dalla diagonale a7-g8 in modo da favorire l'espansione centrale dei Pedoni bianchi, come accade in partita:
4. ... Axb4 5. c3 Aa5 6. d4 exd4 7. O-O d3
Dufresne evita la Difesa compromessa che inizia con 7. ... dxc3, una controversa variante difensiva che comunque l'anno prima gli aveva fruttato una vittoria proprio contro Anderssen.
8. Db3 Df6 9. e5 Dg6
Ovviamente non 9. ... Cxe5? 10. Te1! d6 ed ora anche la semplice 11. Db5+ Ad7 12. Dxa5 è sufficiente per far vincere il Bianco.
10. Te1 (mossa naturale, ma è più precisa 10. Td1 con l'idea di catturare subito il Pd3 con l'Alfiere) Cge7 11. Aa3 b5?
Dufresne valuta che la batteria Donna & Alfiere campochiaro del suo avversario sia troppo pericolosa lungo la "diagonale della Morte" a2-g8, quindi decide di sacrificare un Pedone per scoordinare la potente coppia di figure di Anderssen. Nel farlo opta però per il Pedone sbagliato, dato che la spinta centrale 11. ... d5 sarebbe stata preferibile perché libera la diagonale naturale d'uscita dell'Ac8.
12. Dxb5 (dopo la più debole 12. Axb5?! Tb8 l'Alfiere bianco campochiaro sarebbe stato soggetto all'inchiodatura della Torre nera) Tb8 13. Da4 Ab6 14. Cbd2 Ab7? (urgeva arroccare corto con 14. ... O-O per porre il proprio Re lontano dalle colonne centrali) 15. Ce4 Df5??
Il Nero avrebbe dovuto giocare 15. ... d2!? 16. Cexd2 O-O, così il Cavallo centrale bianco sarebbe retrocesso e non avrebbe più avuto un ruolo attivo.
16. Axd3 (minaccia 17. Cd6+ exd6 18. Axf5) Dh5 (De6 è migliore ma non cambia il giudizio sulla posizione del Nero, ormai indifendibile) 17. Cf6+??
Anderssen, impulsivamente, crede che i tempi siano maturi per un attacco decisivo. Era invece corretto preparare l'assalto finale con 17. Tad1, portando prima in gioco l'altra Torre. Ad esempio: 17. ... O-O 18. Cg3 Dh6 19. Ac1! De6 20. Cg5, eccetera.
17. ... gxf6 18. exf6 Tg8 19. Tad1 ...
19. ... Dxf3??
Dufresne cade in pieno nella trappola ordita dal suo avversario. Andava preferibilmente giocata, per esempio, la mossa di contrattacco 19. ... Dh3, la quale avrebbe consentito alla Donna nera di mantenere il controllo sul Pd7, fondamentale per la difesa del suo monarca. In questo modo, per parare lo scacco matto Dh3xg2#, Anderssen sarebbe stato costretto a ritirare l'Alfiere campochiaro con 20. Af1 perché l'istintiva 20. g3 fallisce a causa di 20. ... Txg3+!! 21. hxg3 Dxg3+ 22. Rh1 Dxf3+ ed il Nero vince. Catturando per ingordigia il Cavallo bianco dopo aver visto che il Pg2 è inchiodato dalla Tg8, Dufresne dimostra invece di aver sottovalutato completamente il fatto che il suo monarca si trova sotto il pericolosissimo tiro incrociato di numerosi pezzi avversari. Anderssen coglie l'occasione per imbastire una scintillante combinazione vincente:
20. Txe7+! Cxe7
Dopo 20. ... Rf8?? 21. Te3+ la Donna nera viene catturata, mentre dopo 20. ... Rd8 il Bianco può proseguire con 21. Txd7 Rc8 (Cxd8?? 22. Dd7+!! Rxd7 23. Af5++ Rc6 24. Ad7#) 22. Td8+ Rxd8 23. Ae4+ catturando anche qui la Donna avversaria.
21. Dxd7+!! (un fulmine in un cielo già burrascoso) Rxd7 (Rf8 23. Dxe7#) 22. Af5+ Re8 (Rc6 23. Ad7#) 23. Ad7+ Rf8 24. Axe7# 1-0
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