È da considerarsi indubbiamente una delle categorie più tecniche e complesse dei finali di sole figure. Nella maggior parte dei casi la parte forte, cioè quella che ha anche la figura leggera, non è in grado di vincere. Esiste comunque un discreto numero di eccezioni, non sempre facilmente riconoscibili, nelle quali l'attaccante può conseguire la vittoria, più di sovente se ha l'Alfiere che non il Cavallo.
Resta però un comune denominatore, la difficoltà della corretta difesa per la parte debole, che se gioca con approssimazione rischia con una sola mossa sbagliata di tramutare una posizione generica di parità in una di quelle che fanno eccezione.
L'attaccante, per vincere, dovrebbe portare il Re avversario verso un bordo della scacchiera, meglio verso un angolo, ma a gioco corretto non c'è modo di farlo partendo da una posizione generica se la parte debole si difende bene.
Va tuttavia aggiunto che in partita viva può succedere che una posizione che fa eccezione venga raggiunta direttamente dopo una serie di cambi o di altre vicissitudini più o meno forzate, dando l'occasione all'attaccante di vincere la partita. Ecco un esempio di finale di Re, Torre e Alfiere che è favorevole a chi ha il vantaggio materiale (mossa al Bianco):
Il Bianco può confinare il monarca sull'ultima traversa, minacciando il matto con Te6-e8# se il Nero si azzarda ad allontanare da tale traversa la sua Torre:
1. Rb6 (opposizione!) ...
A ) 1. ... Td8 2. Te1 Tc8 3. Ta1 (minaccia Ta1-a8#) Txc6 4. Rxc6 Rc8 5. Ta8#
B ) 1. ... Th8 2. Te1 Rc8 3. Ta1 Rd8 (unica per sfuggire allo scacco matto) 4. Ta8+ Re7 5. Txh8 e vince.
C ) 1. ... Tg8 2. Te1 ed il resto è quasi uguale alla variante precendente.
D ) 1. ... Tc8 2. Ad7 (Te1 è debole a causa di 2. ... Tc7 3. Ta1 ed ora il Nero si salva a sorpresa con 3. ... Tb7+ perché 4. Axb7 porta allo stallo, mentre una mossa del Re bianco fa tornare in una posizione generica di patta) Th8 (Tc1 3. Te8+ Tc8 4. Txc8#) 3. Te1 Tf8 (Th6+ 4. Ac6 Th8 5. Ta1) 4, Te2 (importantissima mossa d'attesa per costringere la Torre ad allontanarsi ulteriormente dal suo Re) Tg8 5. Ac6 (ora il monarca nero è intrappolato) Rc8 6. Ta2 Rd8 7. Ta8+ Re7 (il Re non fa in tempo a raggiungere la sua Torre) 8. Txg8 e il Bianco vince.
Esaminiamo un altro esempio di questo tipo di finale che è stato tratto dalla recente prassi agonistica. Nel diagramma sottostante è raffigurata una posizione che è stata raggiunta fra il GM Timur Gareyev (Elo 2557) ed il GM Fabiano Caruana (Elo 2828) nella partita disputata al Saint Louis Chess Club, in Missouri (USA), nel marzo 2019 durante il 7° turno della finalissima del Campionato Statunitense (mossa al Nero, cioè a Caruana):
Gareyev ha appena giocato l'errata 122. Rg3 (invece che 122. Th5) concedendo la manovra vincente al suo avversario:
122. ... Tb5+ 123. Ra4 (Ra6 perde subito a causa dello scacco di scoperta 123. ... Tg5+, con caduta della Torre bianca) Th5 124. Tf3 (per mantenere l'inchiodatura sull'Alfiere bianco) Th1 (minaccia lo scacco matto con Th1-a1#) 125. Ra5 (per fuggire col monarca in b6) Th6 ed il Bianco ha abbandonato perché non c'è difesa efficace contro la minaccia Th6-a6#.
Concludiamo questa sezione con un esempio di finale di Re, Torre e Cavallo contro Re e Torre che è vincente per la parte forte (mossa al Bianco):
Anche qui notiamo un fattore discriminante, il Re della parte debole posto su un lato della scacchiera. La soluzione non è però ovvia:
1. Rf2 (sorprendente opposizione, contando sul fatto che non va 1. ... Txe4 per via di 2. Th6+ Th4 3. Txh4#) ...
A ) 1. ... Tf7+ 2. Cf6 e non c'è difesa efficace contro Tg6-h6+
B ) 1. ... Th7 (mossa preventiva per impedire lo scacco della Torre bianca) 2. Cg5 Th8 3, Cf3+ Rh3 (Rh1 4. Tg1#) 4. Tg3#
C ) 1. ... Rh3 (tentando di sfuggire all'accerchiamento) 2. Cf6 Rh4 3. Tg4+ Rh3 4. Tg5 e il Bianco vince con la minaccia Tg5-h5#, mossa contro la quale il Nero non ha difese valide.
Alla luce di quanto visto, il difendente per pattare in questo genere di finali deve cercare di tenere il proprio Re lontano dai margini e bersagliare di scacchi di Torre il Re avversario in modo da non permettergli di raggiungere l'opposizione.