Apertura: Difesa Francese
Variante: -
Codice ECO: C00
FEN: rnbqkbnr/pppp1ppp/4p3/8/4P3/8/PPPP1PPP/RNBQKBNR w KQkq - 0 2
Linea standard: 1. e4 e6
Debutto ufficiale: 1620 (Greco)
La Difesa Francese è un'apertura molto antica. Ad essa si accenna già nei trattati di Polerio e Greco, ma fu valorizzata soltanto verso il 1830 dai giocatori francesi, specialmente da Louis-Charles Mahé de La Bourdonnais (1795 - 1840, foto in alto). Caduta in disuso nel periodo romantico, a causa delle imperanti aperture della Partita di Gioco Aperto, questo impianto di gioco riprese vigore per merito di Rubinstein e Nimzowitsch. In seguito furono gli scacchisti della scuola sovietica a trovare nuove vivaci varianti, infondendo un vero e grande interesse per la Difesa Francese che permane odiernamente, visto che, dopo la Difesa Siciliana, è una delle linee di gioco adottate più di sovente dal Nero contro la Partita di Re del Bianco. Un convinto sostenitore di questo impianto difensivo fu il campione mondiale Mikhail Moiseyevich Botvinnik (1911 - 1995, foto in basso).
Strategicamente parlando, il piano del Nero consiste nel preparare la spinta Pd7-d5 tramite la mossa di preparazione Pe7-e6, col fine di sbarrare la diagonale a2-g8 all'Alfiere campochiaro avversario, che solitamente trova il suo piazzamento ideale nella casa c4. Inoltre in questo modo, nel caso il Bianco decidesse di cambiare i Pedoni centrali, il Nero, avendo a disposizione la presa Pe6xd5, non sarebbe costretto a riprendere il Pd5 uscendo prematuramente con la Donna, la quale risulterebbe troppo esposta agli attacchi dei pezzi bianchi, come accade infatti nella Difesa Scandinava. A questi vantaggi, tuttavia, il Nero deve aggiungere uno svantaggio non da poco, ovvero la difficoltà di sviluppare in maniera proficua il proprio Alfiere campochiaro, che risulta un po' chiuso dai suoi stessi Pedoni disposti su case chiare. In effetti, è esattamente questo il fulcro su cui in genere ruota la lotta fra i due contendenti
in questo impianto di gioco.