free portfolio website templates

© 1998-2022  Andreas Frank Vogt - All Rights Reserved

Teoria

Difesa Ceco-Indiana

Apertura: Difesa Ceco-Indiana

Variante: -

Codice ECO: A46

FEN: rnbqkb1r/pp1ppppp/2p2n2/8/3P4/5N2/PPP1PPPP/RNBQKB1R w KQkq - 0 3

Linea standard: 1. d4 Cf6 2. Cf3 c6

Debutto ufficiale:  1914 (Blackburne)

rnbqkb1r/pp1ppppp/2p2n2/8/3P4/5N2/PPP1PPPP/RNBQKB1R w KQkq - 0 3

È un'apertura spesso senza forma propria, perché con trasposizioni di mosse conduce il più delle volte i contendenti in altre linee di gioco più famose. Infatti assume una connotazione distinta soltanto se il Nero rinuncia alla forte spinta centrale Pd7-d5, la quale devierebbe il gioco, per esempio, verso schemi tipici del Gambetto di Donna (se il Bianco opta, subito o presto, per Pc2-c4) o della Partita di Pedone di Donna (se il Bianco rinuncia, perlomeno in fase d'apertura, a Pc2-c4). Ad alto livello, la Difesa Ceco-Indiana fu giocata per la prima volta nel 1914 nei preliminari del Torneo di San Pietroburgo, quando si affrontarono l'americano Frank James Marshall (1877 - 1944) e l'inglese Joseph Henry Blackburne (1841 - 1924). Con l'ordine invertito delle mosse del Nero fu giocata ancor prima nel 1911, sempre contro Marshall, da Aaron Isajevic Nimzowitsch (1886 - 1935) al Torneo di Karlsbad (oggi Karlovy Vary, nella Repubblica Ceca), ma va specificato che in quell'occasione il forte scacchista lettone, con il seguito  con 3. c4 d5, preferì far rientrare la partita nella ben più comune e conosciuta Difesa Slava.

L'idea strategica del Nero è, di solito, preparare la spinta centrale Pe7-e5 con la manovra Pd7-d6 e Cb8-d7, come spesso avviene nella Difesa Vecchia Indiana, tuttavia qui la spinta Pc7-c6 aiuta la Donna nera a compiere veloci incursioni sulla piccola diagonale a5-d8, soprattutto se il Bianco movimenta nelle primissime mosse il suo Alfiere camposcuro, lasciando così senza protezione il Pb2. 

Joseph Henry Blackburne