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Teoria

Difesa Vecchia Indiana

Apertura: Difesa Vecchia Indiana

Variante: -

Codice ECO: A53

FEN: r1bqkb1r/pppnpppp/3p1n2/8/2PP4/2N5/PP2PPPP/R1BQKBNR w KQkq - 0 4

Linea standard: 1. d4 Cf6 2. c4 d6 (3. Cc3 Cbd7)

Debutto ufficiale: 1853 (Mahescandra) / 1903 (Tarrasch)

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Il Nero si prefigge d'effettuare la spinta Pe7-e5 dopo l'apposito sviluppo del Cavallo di Donna in d7. In questa difesa l'Alfiere camposcuro viene sempre piazzato sulla diagonale naturale a3-f8, altrimenti sviluppandolo in fianchetto si rientra di solito in varianti appartenenti alla Difesa Est-Indiana.

La Difesa Vecchia Indiana prende il nome dal fatto che al tempo del soggiorno dello scozzese John Cochrane (1798 - 1878) in India fu in auge fra i giocatori locali, come ci dimostrano alcune partite da lui giocate a Calcutta nel periodo 1853 - 1855 contro il bramino Moheschunder Bannerjee, forse più conosciuto come Mahescandra. L'idea di sviluppare internamente il Cavallo di Donna prima della spinta Pe7-e5, manovra utile per evitare la perdita del diritto d'arrocco dopo il cambio dei Pedoni centrali e delle Donne (cfr. Difesa Ucraina), è invece del tedesco Siegbert Tarrasch (1862 - 1934).

Oggi questo impianto difensivo compare di rado nelle gare d'alto livello, perché spesso costringe il Nero ad una conduzione abbastanza passiva in quanto gli è difficile valorizzare il suo Alfiere camposcuro. 

Siegbert Tarrasch