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Teoria

Difesa Pseudo-Benoni

Apertura: Difesa Pseudo-Benoni

Variante: -

Codice ECO: A43

FEN: rnbqkb1r/pp1ppppp/5n2/2pP4/8/5N2/PPP1PPPP/RNBQKB1R b KQkq - 0 3

Linea standard: 1. d4 Cf6 2. Cf3 c5 3. d5

Debutto ufficiale:  1909 (Blackburne)

rnbqkb1r/pp1ppppp/5n2/2pP4/8/5N2/PPP1PPPP/RNBQKB1R b KQkq - 0 3

Nella maggior parte dei testi il presente schema di gioco risulta equiparato alla Difesa Vecchia Benoni, perché alla posizione del diagramma si può arrivare da quell'apertura con alcune semplici trasposizioni di mosse (1. d4 c5 2. d5 Cf6 3. Cf3). In realtà nella prassi agonistica ciò accade di rado, mentre è molto più comune l'ordine di mosse del testo e ciò nel 1971 ha indotto i MI ungheresi Attila Schneider (1955 - 2003) e Tamas Erdelyi (1953 - 2017) a classificarlo come una vera e propria apertura autonoma, pubblicando al riguardo un'esaustiva monografia intitolata Queen's Pawn Opening / Pseudo-Benoni

Queen's Pawn Opening / Pseudo-Benoni

L'esordio della Difesa Pseudo-Benoni nell'agone scacchistico risale all'inizio del secolo, quando nel 1909 a Scarborough, durante il 6° British Chess Federation Campionship, gli inglesi Harry Holmes (1874 - 1937) e Joseph Henry Blackburne (1841 - 1924) battezzarono nella loro partita questa "Falsa Benoni" (vinse Blackburne in 60 mosse). Inizialmente i maggiori utilizzatori del presente impianto difensivo furono il tedesco Jacques Mieses (1865 - 1954) e l'austriaco Rudolf Spielmann (1883 - 1942), probabilmente per uscire dai sentieri più battuti.

La presenza dei Cavalli di Re nelle case f3 e f6 modifica, in effetti, la dinamica della partita. Per esempio, il Nero non può più optare per l'immediata spinta Pe7-e5 (cfr. Difesa Ben Oni), perciò sceglie abitualmente la tranquilla 3. ... d6 (preferita da Mieses) se non è in vena di complicazioni, oppure la più movimentata e tagliente spinta laterale 3. ... b5 (usata in qualche occasione da Spielmann) se invece vuole dare un'impronta più tattica al gioco, nello stile del Gambetto Blumenfeld (con la differenza che qui non si gioca un gambetto perché il Bianco non ha ancora effettuato la spinta Pc2-c4).

Rudolf Spielmann