Questo tema tattico, che appartiene alla casistica più vasta dell'interposizione, appare abbastanza spesso nelle partite a scacchi e consiste nello spezzare il legame fra pezzo avversario difendente e pezzo avversario difeso tramite l'interposizione di un proprio pezzo lungo la linea che congiunge i primi due. Vediamo un paio di esempi (mossa al Bianco):
Il Nero ha un Pedone in più e propone il cambio delle Donne per arrivare ad un finale favorevole, tuttavia non ha considerato la posizione esposta del proprio Re, che favorisce una combinazione d'interferenza del Bianco:
1. Cd5+ (scacco di scoperta con interferenza!) Rh7 2. Dxa5 e il Bianco vince, grazie alla Torre di vantaggio.
Nella combinazione appena vista il Cavallo bianco ha interferito lungo la linea d'azione fra la Ta5 (pezzo difeso) e la Dg5 (pezzo difendente). In questo modo la Torre nera diventa indifesa e catturabile.
Studiamo ora un esempio d'interferenza tratto da una partita giocata ad alto livello nel 1973 a Belgrado (Jugoslavia) fra il montenegrino Božidar Ivanović (Bianco) ed il serbo Petar Popović (Nero). Nel diagramma la mossa spetta al Bianco:
La posizione del Nero sembra relativamente solida, tuttavia Ivanović, vincitore in quell'anno del Campionato Jugoslavo, si accorge di una sorprendente combinazione d'interferenza:
1. h6+ Rh8 2. Ae6 (magnifica mossa d'interferenza!)
L'Alfiere bianco è infatti intoccabile, mentre il Nero deve rassegnarsi a perdere il proprio Alfiere o subire il matto. Ecco le principali varianti:
A ) 2. ... Dxe6 3. Df8+ Dg8 3. Df6+ Dg7 4. Dxg7#
B ) 2. ... d5 3. De5+ Dg7 4. Dxg7#
C ) 2. ... Ab7 3. Dd4+ Dg7 4. Dxg7#
D ) 2. ... c6 3. Dxe4 e il Bianco vince.
Nel tatticismo esaminato sopra l'interferenza dell'Alfiere bianco ha funzionato anche se nella casa e6 non era protetto da alcun altro pezzo del proprio schieramento, e questo grazie alla posizione molto debole in cui è venuto a trovarsi il Re avversario dopo che è stato costretto a ritirarsi nella casa d'angolo h8 dallo scacco iniziale di Pedone.