Apertura: Difesa Est-Indiana
Variante: -
Codice ECO: E61
FEN: rnbqk2r/ppppppbp/5np1/8/2PP4/2N5/PP2PPPP/R1BQKBNR w KQkq - 0 4
Linea standard: 1. d4 Cf6 2. c4 g6 3. Cc3 Ag7
Debutto ufficiale: 1851 (Mahescandra)
La Difesa Est-Indiana (o, un po' impropriamente, Difesa Indiana di Re, perché in realtà quest'ultima denominazione si riferisce ad uno schema di gioco più generico, cfr. nota) è un'apertura, tutto sommato, abbastanza antica, dato che compare anche in trattati molto vecchi, ma fu inizialmente adottata senza un'idea ben precisa di che strategia il Nero dovesse seguire. È stato solo in tempi relativamente recenti, dagli anni '20 del secolo scorso in poi, che questo impianto di gioco è cresciuto via via di popolarità, grazie al sostegno ricevuto da grandi giocatori quali Euwe, Reti e Tartakower. Odiernamente la Difesa Est-Indiana occupa un posto di notevole rilievo nella panoramica delle aperture maggiormente adoperate nelle competizioni mondiali, grazie anche alla ricchezza inesauribile delle possibili continuazioni.
N.B. In molti testi per Difesa Indiana di Re s'intende la più breve ma sempre classica sequenza d'apertura 1. d4 Cf6 2. c4 g6, nonché la sequenza alternativa 1. d4 Cf6 2. Cf3 g6 (cfr. Difesa Neo Indiana di Re).
L'idea strategica del Nero è riconducibile a quella di tutti i sistemi Indiani, ovvero concedere al Bianco di occupare il centro con i suoi Pedoni, per poi attaccarlo, spesso concentricamente partendo dai lati, tramite tutti i pezzi disponibili. Nella Difesa Est-Indiana la pressione sul centro dei Pedoni bianchi viene in genere effettuata dal Nero con le spinte di rottura Pc7-c5 e Pe7-e5, nonché per mezzo della palese influenza dell'Ag7 posto in fianchetto. Naturalmente il Bianco ha a disposizione varie contromisure: può decidere di continuare in maniera tradizionale con 4. Cf3 d6 5. e4 (sistema classico) oppure di sviluppare anch'egli il proprio Alfiere di Re in fianchetto con 5. g3 (sistema moderno) per controbilanciare l'influenza del Nero sulla diagonale a1-h8 con un'analogo controllo sull'altra diagonale lunga h1-a8. Ma sono fattibili anche strategie basate essenzialmente su "muri di Pedoni": ad esempio, il Bianco può creare le premesse per un assalto di Pedoni con 4. e4 d6 5. f4 (Attacco dei 4 Pedoni) nell'intento di schiacciare subito l'avversario o, più prudentemente, di mantenere invece le posizioni e lo spazio guadagnato con 5. f3 (variante Sämisch) al fine di creare solo in seguito, dopo opportuna dislocazione degli altri pezzi, un fronte dinamico di figure e Pedoni per un attacco su uno dei due lati,