Nel 1856 l'indiano Saumchurn Guttock, più conosciuto come Somacarana, sconfisse con l'insolita 2. g3 lo scozzese John Cochrane (1798 - 1878) in una delle loro numerose partite giocate a Calcutta, da cui il nome alternativo di Apertura Indiana. Ad alto livello, in Occidente, la posizione del diagramma esordì con successo nel 1924 al Torneo di Hastings nella partita vinta dal franco-polacco Xavier Tartakower (1887 - 1956) contro lo scozzese Arthur John Mackenzie (1871 - 1949).

L'idea strategica del Bianco è di aumentare il controllo della casa d5 ponendo l'Af1 in fianchetto e di predisporre la spinta di rottura Pf2-f4, la quale verrà effettuata dopo l'arrocco corto. Per velocizzare tale operazione il Cavallo di Re è di solito sviluppato per via interna (Cg1-e2). Il difetto del piano è che il tiro dell'Ag2 risulterà smorzato proprio da un Pedone amico (il Pe4).

N.B. A causa dell'apertura del fianchetto di Re col Bianco alla seconda mossa, che fu uno schema molto in voga fra i migliori giocatori indiani dell'Ottocento quali furono Mahescandra e Somacarana, la presente linea di gioco viene anche chiamata, non sempre in modo appropriato, Attacco Indiano (di Re). Infatti con quest'ultimo nome attualmente si suole spesso identificare non una sequenza precisa di mosse, bensì in maniera più generica lo schieramento pedonale Pd3-Pe4-Pg3 accompagnato dallo sviluppo dell'Alfiere in fianchetto (Af1-g2) e dall'arrocco corto, senza però dare un preciso elenco delle mosse compiute dal Nero (che, dunque, potrebbe pure rinunciare a giocare Pe7-e5).