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Teoria

Nozioni generali sul finale

Il finale corrisponde a quella fase della partita in cui sono rimasti sulla scacchiera pochissimi pezzi per entrambi i contendenti ed il Re non è più un pezzo da difendere con attenzione ma diventa una figura molto attiva nella conduzione del gioco. Il finale non corrisponde invece necessariamente alla fase terminale della partita, dato che questa può benissimo concludersi durante il mediogioco o perfino in fase d'apertura, sebbene ciò sia abbastanza raro fra giocatori esperti.

La teoria dei finali ha fatto enormi progressi dalle sue origini, ma ovviamente non tutto è stato scoperto e codificato. In questo manuale sono soltanto accennati i principi fondamentali dei finali di partita, limitando la trattazione ai casi più comuni.


I fattori che il giocatore deve puntualmente verificare e valutare per dare un giudizio sulla posizione presente sulla scacchiera durante il finale sono sono più o meno gli stessi di quelli nel mediogioco, con qualche differenza:

  • Mobilità e centralità del Re - Il monarca diventa un pezzo attivo nel finale, quindi è importante che sia in grado di muoversi bene. Di solito è meglio se è posto verso il centro della scacchiera, in modo da raggiungere velocemente qualsiasi altra zona in caso di necessità.
  • Posizionamento delle Torri - Le Torri è meglio piazzarle lontano dal Re avversario. Se si vuole difendere o attaccare un Pedone con la Torre, in genere è più efficace farlo piazzando la figura pesante dietro il Pedone rispetto al suo senso di marcia verso la promozione.
  • Case deboli e forti - Una casa è debole se non è controllabile dai propri Pedoni, diventa invece forte se è debole per l'avversario. Sulle case forti possono essere piazzate le figure, specialmente i Cavalli, che se risultano inamovibili allora diventano quasi sempre molto fastidiosi per l'avversario. In certi tipi di finale le case di questo tipo sono fondamentali anche per il posizionamento o la  movimentazione del Re.
  • Coppia degli Alfieri - Il possesso della coppia degli Alfieri, contrapposto al possesso avversario della coppia eterogenea Alfiere & Cavallo oppure di quella omogenea dei due Cavalli può essere un vantaggio nelle posizioni aperte con pochi Pedoni. Accade il contrario se sulla scacchiera ci sono molti Pedoni che ostacolano il movimento degli Alfieri ed agevolano quello dei Cavalli.
  • Pedoni passati - Un Pedone è passato se non può più essere fermato da Pedoni avversari nella sua corsa verso la promozione. Se non può essere bloccato da altri pezzi avversari, diventa il più delle volte un fattore vincente. Nel finale, anche se può essere bloccato, può mantenere impegnata una figura nemica a fargli la guardia per impedirne la promozione, costringendo l'avversario a giocare, in pratica, con un pezzo in meno.
  • Pedoni isolati - Un Pedone è isolato se nelle colonne adiacenti non ci sono Pedoni dello stesso colore. Costituisce un elemento di debolezza dello schieramento perché non può essere difeso economicamente da un altro Pedone compagno.
  • Pedoni raddoppiati (o impedonati)- Due Pedoni dello stesso colore si dicono raddoppiati o impedonati se si trovano sulla stessa colonna. In alcuni casi rappresentano una debolezza dello schieramento, ma in altri sono efficaci quasi come se fossero appaiati su colonne adiacenti, specialmente se si tratta di fermare Pedoni avversari in avanzamento.