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Teoria

Difesa Olandese

Apertura: Difesa Olandese

Variante: -

Codice ECO: A80

FEN: rnbqkbnr/ppppp1pp/8/5p2/3P4/8/PPP1PPPP/RNBQKBNR w KQkq - 0 2

Linea standard: 1. d4 f5

Debutto ufficiale: 1836 (De Saint Amant)

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L'apertura ha preso questo nome perché l'olandese Elias Stein (1748-1812) ne sostenne con convinzione la validità contro la Partita di Donna del Bianco nel suo libro Nouvel essai sur le jeu des échecs, avec des réflexions militaires relatives à ce jeu (1789).

In realtà quest'impianto di gioco crea non pochi problemi al Nero, primo fra tutti un certo indebolimento dell'ala di Re, che risulta abbastanza evidente se il suo avversario decide di scegliere una continuazione intraprendente come il Gambetto Staunton (2. e4). Ma anche rinunciando a tale possibilità il Bianco ha buone possibilità di mettere in luce alcuni difetti posizionali del Nero, sviluppando rapidamente l'Af1 in fianchetto. Infatti, uno dei principali inconvenienti di questa difesa è che l'Alfiere di Donna nero spesso non riesce a trovare una collocazione molto attiva sulla scacchiera. È per questo che talvolta il Nero decide di bloccare la posizione con il cosiddetto sistema Stonewall ( cioè tramite la spinta Pd7-d5), in modo che neppure il Bianco abbia molta libertà d'azione con i suoi pezzi.

Attualmente la Difesa Olandese compare abbastanza di rado nei tornei di una certa importanza, ma potrebbe sempre costituire per il Nero un'arma a sorpresa contro chi è preparato ad affrontare soltanto le aperture più frequenti.  

Elias Stein