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Teoria

Difesa Moderna Benoni

Apertura: Difesa Moderna Benoni

Variante: -

Codice ECO: A60

FEN: rnbqkb1r/pp1p1ppp/4pn2/2pP4/2P5/8/PP2PPPP/RNBQKBNR w KQkq - 0 4

Linea standard: 1. d4 Cf6 2. c4 c5 3. d5 e6

Linea alternativa: 1. d4 Cf6 2. c4 e6 3. Cc3 c5 4. d5 

Debutto ufficiale: 1927 (Yates) / 1922 (Johner)

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La Difesa Moderna Benoni è una rilettura della tradizionale Difesa Ben Oni alla luce della teoria moderna. Anche qui il Pc5 invita il Bianco ad avanzare il suo Pedone centrale, in modo da indebolire la casa d4. Tuttavia, a differenza della Difesa Ben Oni, è ancora possibile per il Nero l'efficace apertura del fianchetto di Re (Pg7-g6 e Af8-g7), perché la diagonale lunga a1-h8 non risulta ostruita dal Pe5 nero. Furono proprio gli scacchisti russi verso l'inizio degli anni '50 del secolo scorso ad approfondire in questo senso le ricerche, dando un periodo di notorietà all'apertura, senza però portarla ai livelli di diffusione degli impianti di gioco più rinomati.

Da punto di vista storico, nell'agone scacchistico internazionale la Difesa Moderna Benoni fece capolino per la prima volta nel 1922 a Bad Pystian (oggi Piešťany, in Slovacchia), in una partita fra il cecoslovacco Richard Réti (1889-1929) e lo svizzero Paul Johner (1887-1938), ma con una sequenza iniziale di mosse un po' diversa da quella standard (cfr. Linea alternativa).

Paul Johner