Apertura: Difesa Rumena
Variante: -
Codice ECO: A50
FEN: rnbqkb1r/1ppppppp/5n2/p7/2PP4/8/PP2PPPP/RNBQKBNR w KQkq - 0 3
Linea standard: 1. d4 Cf6 2. c4 a5
Debutto ufficiale: 1993 (Bogdan)
Sistema difensivo estremamente raro, dato che gli esempi d'alto rango di questa apertura si contano con una mano. In dettaglio, la Difesa Rumena fu introdotta con successo nel 1993 al torneo di Bucarest dal MI rumeno Dan Bogdan in una partita vinta in 28 mosse contro il francese Christophe Gilbert, ma da allora nelle competizioni importanti non si è più vista, se si eccettua la partita, stavolta persa, dal MF ungherese Gal Jozsef all'11° Torneo Open di Primavera di Budapest del 1995, quando affrontò ChessGenius 3, un programma di scacchi dell'inglese Richard Lang, su un PC con processore Intel i486DX a 66 Mhz.
È una linea di gioco un po' sorprendente, visto che il Nero sembra inizialmente disinteressarsi del centro, ma è meno malvagia di quel che sembra, nel senso che esistono anche aperture peggiori. Pertanto può essere un'arma segreta per sconcertare l'avversario, considerando che la teoria al riguardo è praticamente inesistente. Il Nero con la spinta Pa7-a5 previene un'espansione dei Pedoni avversari sul lato di Donna. Il Bianco continua normalmente con 3. Cc3 per preparare la spinta centrale Pe2-e4, sufficiente a dargli un leggero vantaggio posizionale. Qui il Nero ha due possibilità principali: la prima è giocare 3. ... d6 per costruire un impianto difensivo sullo stile della Difesa Vecchia Indiana con la manovra Cb8-d7 e Pe7-e5; la seconda è di formare il "piccolo centro" con 3. ... e6 affiancando nel momento più opportuno l'altro Pedone centrale con Pd7-d6. Se invece il Bianco decide d'avanzare con 3. d5, allora, come scelse Bogdan nella partita citata sopra, si può fianchettare l'Alfiere camposcuro con Pg7-g6 e Af8-g7 per sperare di sfruttare la grande diagonale a1-h8 su cui non c'è più l'ostacolo del Pd4.