Nei testi più vecchi, soprattutto dell'Ottocento ed inizio Novecento, è chiamato Attacco dell'Alfiere di Donna. È un'apertura molto rara, oggi associata al nome del russo Stepan Mikhailovich Lewitzkij (1876 - 1924), il cui scopo principale è di sorprendere il Nero con una seconda mossa inusuale e provocatoria che mira a porre qualche problema nello sviluppo del Cg8. In effetti, alla mossa naturale 2. ... Cf6 il Bianco può replicare con 3. Axf6 creando un'impedonatura precoce nella struttura pedonale avversaria. D'altro canto la bontà del piano del Bianco resta tutta da dimostrare, perché se è vero che si minaccia un'impedonatura, è anche vero che per farlo si deve essere disposti fin dall'inizio a rinunciare alla coppia degli Alfieri. Inoltre il Nero ha a disposizione anche altre contromisure efficaci.

Guarda caso, è stato proprio con quest'apertura che Anand, giocando col Bianco, ha perso la partita decisiva contro Karpov nel Campionato del Mondo del 1997-98. Nella prassi delle competizioni, comunque, non sono rari i casi di rientro per trasposizione di mosse in posizioni ricavabili da altre aperture più praticate, quali per esempio l'Attacco Torre e la Partita Lewitskij-Veresov.

La presente apertura è denominata anche Attacco Hodgson, dal GM britannico Julian Michael Hodgson che la studiò estesamente.