Nato nel 1951 a Zlatoust nella regione degli Urali (Russia), Anatolij Karpov ha avuto una carriera scacchistica precocissima. Imparò le regole del gioco degli scacchi a soli quattro anni d'età da suo padre, a undici era già Maestro dell'URSS, a diciotto campione mondiale juniores e Maestro Internazionale, a diciannove Grande Mastro. Inevitabilmente i massimi dirigenti della Federazione Scacchistica Sovietica puntarono subito gli occhi su di lui come il giocatore che poteva riportare presto il titolo mondiale in URSS, dopo che Spassky lo aveva perso contro l'americano Fischer.
E Karpov ricambiò presto tale fiducia alle Olimpiadi Scacchistiche del 1972, dove fece il miglior risultato fra tutti i giocatori sovietici partecipanti. Stranamente però lo stile di gioco del russo inizialmente non entusiasmò i cultori degli scacchi perché giudicato troppo freddo e compassato, senza quegli spunti così brillanti che avevano messo in mostra campioni come Tal, Spasskij e Fischer.
In realtà lo stile di Karpov è estremamente personale e insolitamente profondo. Egli aveva sviluppato in gioventù le sue capacità non basandosi sullo studio assiduo della teoria delle aperture, che non costituiva certamente il suo punto forte, bensì sulla propria intuizione scacchistica e su un innato senso strategico. Se si potesse paragonarlo a qualche giocatore del passato, probabilmente i più simili a lui sarebbero Capablanca e Botvinnik. Lo stesso Karpov afferma di aver affinato il suo talento studiando le partite del grande cubano, inoltre in gioventù frequentò la scuola di scacchi di Botvinnik.
Comunque sia, all'Interzonale di Leningrado del 1973 nessuno riuscì a fermare il giocatore russo, che vinse senza troppe difficoltà. Nel 1974 partecipò al Torneo dei Candidati ed eliminò uno dietro l'altro giocatori quali Polugaevsky (1934-1995), l'ex campione mondiale Spassky ed il coriaceo sovietico Korcnoj. Acquisì pertanto il diritto di sfidare il campione in carica, il ciclonico Bobby Fischer, ma il tanto attesissimo match non avvenne mai.
Come detto in precedenza, Fischer tentò di imporre condizioni assurde per l'incontro, perciò la FIDE fu costretta a squalificare l'americano ed a proclamare Karpov nuovo Campione del Mondo. Eccettuato il caso di Alekhine, che era deceduto lasciando vacante il titolo, era la prima volta che uno sfidante si aggiudicava la corona mondiale senza muovere neppure un Pedone contro il detentore ma era anche la prima volta, per fortuna, che la FIDE riusciva ad imporsi sui capricci di un campione in carica. Comunque, per ovvi motivi soprattutto in Occidente, gli appassionati di scacchi fecero fatica a vedere nel russo il nuovo campione mondiale, ma Karpov rispose a questa generale diffidenza da par suo.
Difatti nel giro di poco tempo collezionò una serie incredibile di successi, piazzandosi quasi sempre primo nei maggiori tornei internazionali. Nel 1978 Karpov venne chiamato a difendere il suo titolo di Campione del Mondo e lo sfidante risultò essere inaspettatamente proprio quel Korcnoj che aveva battuto quattro anni prima durante le selezioni per il match contro Fischer.
Viktor Korcnoj (1931 - 2016) nacque a Pietroburgo (ex Leningrado). La sua carriera scacchistica fu più lenta di altri talenti come, per esempio, proprio Karpov. Per la precisione Korcnoj divenne Maestro dell'URSS solo nel 1951, ovvero a vent'anni. Nel 1952 partecipò per la prima volta al Campionato Sovietico e si piazzò al sesto posto. Nel 1954 però ottenne il titolo di Maestro Internazionale e due anni più tardi, nel 1956, quello di Grande Maestro.
Durante questo periodo il suo stile di gioco si affinò progressivamente e raccolse quindi i primi meritati successi. Negli anni successivi vinse infatti per tre volte il Campionato Sovietico, a Leningrado nel 1960, ad Erevan nel 1962 ed a Kiev nel 1965. Nel 1974 fu tuttavia sconfitto da Karpov nel match finale che doveva designare lo sfidante di Fischer e questo fatto non riuscì davvero a digerirlo.
Accusò la Federazione Scacchistica Sovietica di aver favorito in ogni modo il successo del suo più giovane rivale (fra i due esiste una differenza di vent'anni d'età), quindi in segno di protesta decise di rinunciare alla cittadinanza sovietica e si dichiarò apolide, trovando comunque accoglienza in Olanda. Con tanta rabbia in corpo, Korcnoj si preparò meticolosamente con l'obbiettivo dichiarato di potersi sedere di nuovo di fronte alla scacchiera per sottrarre quel titolo che a suo parere Karpov deteneva ingiustamente.
Nel 1977 vinse il Torneo dei Candidati e nel 1978 potè finalmente partecipare ad un incontro per la corona mondiale. Il match si svolse a Baguio, nelle Filippine, ma l'esito non gli fu favorevole.
Nonostante il suo grande fervore di gioco, perse il difficilissimo incontro con Karpov per un soffio con il punteggio di 15½ a 16½ (+5, =21, -6). Indomito e accanito nel carattere almeno quanto lo è nel fumare i suoi amati sigari, Korcnoj vinse un'altra volta il Torneo dei Candidati, e nel 1981 si ripresentò di fronte alla scacchiera di Karpov.
Il match si svolse a Merano, ma il risultato non cambiò, al contrario Korcnoj perse in maniera ancor più evidente col punteggio di 12 a 16 (+2, =10, -6). Da allora l'ex sovietico non ha più avuto altre occasioni per agguantare lo scettro mondiale, ma nel resto della sua lunghissima carriera è sempre stato un osso molto duro per i suoi avversari.
Dotato di un acuto senso tattico, Korcnoj ha sempre dato il meglio di sé nelle posizioni complicate, ricche di possibilità combinative. Alcune sue partite fanno ormai parte della storia del Nobil Giuoco.