Apertura: Gambetto di Donna
Variante: Difesa Ortodossa
Codice ECO: D60
FEN: r1bq1rk1/pppnbppp/4pn2/3p2B1/2PP4/2N1PN2/PP3PPP/R2QKB1R w KQ - 0 7
Linea standard: 1. d4 d5 2. c4 e6 3. Cc3 Cf6 4. Ag5 Cbd7 5. e3 Ae7 6. Cf3 O-O
Debutto ufficiale: 1883 (Skipworth)
Fu considerata dal dogmatico Siegbert Tarrasch (1862 - 1934) come la più logica linea difensiva a disposizione del Nero contro il Gambetto di Donna, ovvero la riteneva «la difesa più ortodossa». L'apertura debuttò ufficialmente nel 1883 al Torneo Internazionale di Londra nella partita vinta col Bianco dall'inglese Henry Edward Bird (1830 - 1908) contro il reverendo Arthur Bolland Skipworth (1830 - 1898), ma questo impianto di gioco fu portata in voga da José Raúl Capablanca (1888 - 1942) ed Alexander Alekhine (1892 - 1946), che lo impiegarono in numerose partite del loro match mondiale, nel 1927.
Il Bianco tenta con ogni mezzo di incrementare la pressione sul Pd5 per indurre il Nero a cambiarlo col Pedone di gambetto, in modo da ricavare un maggior controllo del centro della scacchiera. Il Nero, da parte sua, contrasta mossa per mossa il piano del Bianco, facendo perfino appello ad una subdola trappola pur di sostenere ad oltranza il suo Pedone centrale.
Attualmente questo schema difensivo viene adottato con pacata frequenza, perlomeno nelle sue varianti principali, perché il Nero alla lunga deve fare sempre i conti con una fastidiosa lentezza di sviluppo del suo Alfiere campochiaro, limitato nei movimenti dai suoi stessi Pedoni.