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Teoria

Gambetto Beyer

Apertura: Gambetto Beyer

Variante: -

Codice ECO: C20

FEN: rnbqkbnr/ppp2ppp/8/3pp3/3PP3/8/PPP2PPP/RNBQKBNR w KQkq - 0 3

Linea standard: 1. e4 e5 2. d4 d5

Debutto ufficiale: 1911 (Beck)

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Variante la cui denominazione deriva, presumibilmente, dal giocatore tedesco Joachim Beyer, fondatore della casa editrice Joachim Beyer Verlag, specializzata nella pubblicazione di libri a tema scacchistico (*). Quel che è certo è che la prima apparizione ufficiale del Gambetto Beyer avvenne nel 1911 a Timaru, durante il Campionato Neozelandese, nella partita fra due giocatori di secondo piano, W.E. Mason e A. Beck.

Si tratta, tecnicamente, di un controgambetto al quale si può giungere per trasposizione di mosse anche dal Gambetto Blackmar (1. d4 d5 2. e4 e5). Non viene quasi mai giocato ad alto livello perché, dopo lo scambio dei Pedoni della colonna e, il Bianco può cambiare favorevolmente le Donne togliendo al Nero il diritto di arroccare senza che quest'ultimo abbia un chiaro compenso. Un'alternativa minore è invece giocare la mossa 3. Cf3, rientrando così nella variante Alekhine del Gambetto Elefante (1. e4 e5 2. Cf3 d5 3. d4).

(*) Non è stato possibile reperire fonti sicure al riguardo. Non è pertanto escluso che sia invece una storpiatura di Breyer, dal giocatore magiaro Gyula Breyer (1893 - 1921).

Libro della Joachim Beyer Verlag