Apertura: Apertura Bongcloud
Variante: -
Codice ECO: C20
FEN: rnbqkbnr/pppp1ppp/8/4p3/4P3/8/PPPPKPPP/RNBQ1BNR b kq - 0 2
Linea standard: 1. e4 e5 2. Re2
Debutto ufficiale: 1997 (Poignant)
Fra tutte le aperture di sapore umoristico, l'Apertura (o Attacco?!) Bongcloud è certamente la più conosciuta. È stata portata alla ribalta per scherzo dal giocatore dilettante irlandese Stanley Appleton, un ex frequentatore del forum di Chess.com che era iscritto col soprannome Graw81. Il nome dell'apertura deriva da bong cloud, il termine inglese che indica la pipa ad acqua, un oggetto noto non soltanto ai fumatori di tabacco ed essenze aromatiche ma anche ai consumatori di marijuana, hashish e altre droghe. In effetti il conduttore del Bianco dovrebbe essere "ben fumato" per decidere di scegliere quest'apertura in partite importanti, perché è fin troppo evidente che la 2ª mossa di Re fa letteralmente a pugni con il buon senso strategico, visto che ostruisce in un colpo solo le diagonali d'uscita della Donna e dell'Alfiere campochiaro. Quasi inutile, quindi, specificare che l'Apertura Bongcloud non è mai stata adoperata da scacchisti d'alto livello.
Nonostante la debolezza del piano di gioco del Bianco - ehm, quale piano?! - esistono molti cultori di quest'apertura, che la usano ovviamente per scherzo nelle partite lampo di allenamento. Sono stati perfino scritti alcuni articoli su questa "interessantissima" linea di gioco. Il più esaustivo trattato al riguardo è attualmente Winning with the Bongcloud - A complete repertoire for the White (2010), di Andrew Fabbro, che è anche una divertente parodia dei trattati dedicati alle aperture serie.