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Teoria

Difesa di Merano

Apertura: Gambetto di Donna

Variante: Difesa di Merano

Codice ECO: D47

FEN: r1bqkb1r/p2n1ppp/2p1pn2/1p6/2BP4/2N1PN2/PP3PPP/R1BQK2R w KQkq - 0 8

Linea standard: 1. d4 d5 2. c4 c6 3. Cf3 Cf6 4. Cc3 e6 5. e3 Cbd7 6. Ad3 dxc4 7. Axc4 b5

Debutto ufficiale: 1906 (Perlis)

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La Difesa di Merano è una particolare variante della Difesa Slava (od anche della Difesa Semi-Slava) che, dopo essere stata la principale protagonista al Torneo di Merano del 1924, è stata così approfondita dal punto di vista teorico, ma anche agonistico, da assumere il ruolo di difesa autonoma. Da notare che prima era denominata variante Rubinstein della Difesa Slava perché questa linea di gioco fu adoperata dal polacco Akiba Rubinstein (1882 - 1961) in alcune sue partite. Storicamente il merito di aver introdotto il tratto 7. ... b5 va però all'austriaco Julius Perlis (1880 - 1913), che lo usò, invero senza successo, al Torneo di Ostenda del 1906 contro il connazionale Carl Schlechter (1874 - 1908).

Nel tempo i giudizi tecnici su questo impianto di gioco sono alternatamente cambiati, finché l'ungherese Árpád Vajda (1896 - 1967) con le proprie ricerche indicò, negli anni '30, alcune valide continuazioni per il Bianco. Ma il declino di quest'apertura, più che ad una vera confutazione della teoria, è dovuto paradossalmente all'estensione degli studi che sono stati fatti su di essa. Odiernamente, infatti, gli scacchistici preferiscono evitare le linee di gioco troppo teorizzate. 

Julius Perlis