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Teoria

Apertura Creepy Crawly

Apertura: Apertura Creepy Crawly

Variante: -

Codice ECO: A00

FEN: rnbqkbnr/pppp1ppp/8/4p3/8/P6P/1PPPPPP1/RNBQKBNR b KQkq - 0 2

Linea standard: 1. a3 e5 2. h3 (d5)

Debutto ufficiale: 1862 (Lichtenscheidt)

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Apertura anti-dogmatica il cui nome è dovuto alla posizione molto defilata dei due Pedoni bianchi ai margini della scacchiera, quasi volessero nascondersi come fa un indesiderato e disgustoso insetto od aracnide (in inglese, "creepy crawly") che striscia lungo il battiscopa o negli angoli bui delle stanze.

È uno schema di gioco ipermoderno, fusione dell'Apertura Anderssen con l'Apertura Clemenz, che fu ideato negli anni '90 dall'eclettico MI inglese Michael John Basman. Va anche specificato però che finora egli è stato l'unico scacchista di un certo peso ad utilizzare questo impianto col Bianco pure in partite d'impegno, infatti la sua eccentrica idea non ebbe nessun seguito nelle competizioni internazionali più importanti. Il motivo, ovviamente, si concentra sul fatto che il Bianco cede un po' troppo impavidamente il centro, che il Nero ora è liberissimo di dominare con la classica coppia di Pedoni Pd5 & Pe5. In altre parole, il Bianco rinuncia proprio al vantaggio dell'iniziativa dato dal primo tratto, consegnandolo al suo avversario.

Se il Nero, come quasi sempre succede, risponde con 2. ... d5, si raggiunge la cosiddetta "formazione Creepy Crawly", cioè un'inconfondibile disposizione dei Pedoni da cui deriva direttamente, invertendo i colori, la difesa omonima. Per estensione, quindi, è denominata Apertura Creepy Crawly anche la linea 1. a3 d5 2. h3 e5 perché si ottiene la medesima posizione. 

Apertura Creepy Crawly